mercoledì 6 luglio 2011

SEMPRE FUGGENDO

E vivere così, sempre fuggendo.
E al vento, fuggendo, appartenere:
a quel pezzo di cielo sulla testa
che ci segue da sempre.

Mordere un fazzoletto
ricamato di lacrime la sera,
chiudere gli occhi per sognar del vento,
come fa la brughiera.

E, infine, ritirarsi dalle scene,
come attore inesperto che dimentichi,
nel mezzo della recita, la parte.

ANNI DI ROTAIE*

Malinconia, acqua del mio dolore,
cieli chiusi su anni di rotaie,
gelido abbraccio di città straniere,
è tempo di ascoltare

la ruota dei ricordi,
di metterci allo specchio, tu ed io,
di tirar fuori dalle nostre tasche,
ahimè! tutta la sabbia accumulata,

fino all'ultima goccia di sudore,
fino all'ultima lacrima, per noi,
che ancora ci leviamo con le stelle,
che siamo i primi a salutare il sole,

e che versiamo l'oro del tramonto
nelle mani delk vento che manovra
il sipario dei giorni nel teatro
delle nostre marine.

* Al mio carissimo amico Dotto Gianni

SEMBIANZE

Sembianze oneste e care
di quelli che partirono,
di quelli che per noi sono lontani,
sfumati nella nebbia, come i morti...

Nelle fredde stazioni della vita,
bacio le loro lacrime di addio,
stringo le loro mani al finestrino,
mentre il treno si avvia...